RESTO AL SUD” E “FONDO IMPRESA FEMMINILE

I finanziamenti gestiti da Invitalia: opportunità per il meridione e le donne.

Resto al Sud è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni; i fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Il Fondo impresa femminile è, invece, il più importante incentivo nazionale, a sostegno della nascita e del consolidamento delle imprese guidate da donne. Il plafond del Fondo è pari a 290 milioni di euro.

Proseguiamo in questa rubrica, dopo l’articolo di apertura dedicato al Fondo 394 Simest per l’internazionalizzazione delle imprese, ad approfondire le opportunità legate alla finanza agevolata: contributi e finanziamenti dedicati allo sviluppo delle attività e dei progetti, sia per società esistenti che start up, in differenti campi di applicazione: dal mondo digitale alla già citata internazionalizzazione, dallo sviluppo industriale 4.0 alla transizione green, dalla ricerca e sviluppo al supporto alla nascita di nuove imprese, e tanti altri temi attuali che via via analizzeremo. Ci troviamo oggi in un duplice momento di apparente calma nel paniere delle misure disponibili ed in apertura, e questo è dovuto ad un duplice motivo: il primo è l’inizio dell’anno, contingente, ripetitivo; molti Enti organizzatori non hanno ancora riaperto le “finestre” di diverse opportunità cicliche; il secondo è più straordinario: ci troviamo nell’ultimo semestre di attività della Commissione Europea, prima delle imminenti (e storiche?) elezioni estive. Il rinnovo del parlamento porterà alla nomina di una nuova Commissione, ed alla creazione di un Nuovo Programma Quadro per la definizione di nuovi strumenti di finanziamento europei che sostituirà Horizon Europe (2021-2027), a sua volta successore di Horizon 2020 (2014-2020). Dopo questa doverosa premessa, per contestualizzare il periodo, esaminiamo in questo numero il mondo dei finanziamenti gestiti da Invitalia. Cosa è Invitalia? E l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia, creata con ben precisi scopi. In primis dare impulso alla crescita economica del Paese, soprattutto in settori strategici per lo sviluppo, l’occupazione ed il rilancio delle aree di crisi (soprattutto nelle Regioni del Sud). Secondariamente, ma non meno importante, Invitalia gestisce tutti gli incentivi nazionali a favore della nascita di nuove imprese e startup innovative, finanziando progetti grandi e piccoli, soprattutto in settori innovativi e ad alto valore aggiunto. Terzo, ma anche qui fondamentale in un paese come il nostro, dove spesso non mancano le opportunità ma manca una gestione chiara, efficiente, veloce dei progetti finanziati: è un supporto operativo per la Pubblica Amministrazione, con lo scopo di “accelerare” la spesa dei fondi comunitari e nazionali. Infine, opera nella valorizzazione dei beni culturali e nella realizzazione di interventi strategici sul territorio, in qualità di Centrale di Committenza e Stazione Appaltante. Alcuni numeri aggiornati al 1 dicembre 2023: 359 Contratti di sviluppo finanziati, 1.525 Startup innovative finanziate, 20.720 Pmi finanziate. Approfondiamo oggi due tra le principali misure, attive o in riapertura durante l’anno, gestite dall’Ente: nello specifico “Resto al Sud” ed il “Fondo impresa femminile”.

RESTO AL SUD 

Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria), nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord; l’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni; i fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo. Sono finanziabili progetti in svariati settori (attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio, attività libero professionali; sono escluse le attività agricole. Questa misura copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

FONDO IMPRESA FEMMINILE

Il Fondo impresa femminile è, invece, il più importante incentivo nazionale, promosso dal Ministero dello sviluppo economico, a sostegno della nascita e del consolidamento delle imprese guidate da donne. I settori finanziati sono diversi, dall’industria all’artigianato, dalla trasformazione dei prodotti agricoli ai servizi, dal commercio al turismo. Il plafond del Fondo è pari a 290 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri 110 milioni di euro per le startup innovative e le nuove imprese, dedicati in esclusiva alle imprese femminili all’interno di altre 2 misure (Smart&Start Italia ed ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso zero, che tratteremo nella prossima rubrica). Questo Fondo è stato finanziato dalla Legge di bilancio 2021 e cofinanziato da fondi del PNRR, nell’ambito degli interventi previsti nella Missione 5 “Inclusione e coesione”, investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”. Le imprese femminili possono essere già costituite o di nuova costituzione, di qualsiasi dimensione, e con sede in tutte le regioni italiane. Da attenzionare il fatto che anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con però l’impegno di costituire una nuova impresa femminile in caso di eventuale assegnazione della agevolazione. Nello specifico, sono 4 le tipologie di imprese femminili adattate ad essere ritenute eleggibili per questa misura: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie; società di capitali con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne; imprese individuali con titolare donna e lavoratrici autonome con partita IVA. I programmi di investimento, sia per l’avvio di una nuova attività, sia per lo sviluppo di una esistente, devono essere realizzati in massimo 24 mesi. Ma cosa finanzia nello specifico, e quanto? In caso di nuova impresa, oppure se l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a € 250.000. Il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto (per progetti fino a € 100.000, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese, o fino al 90% per donne disoccupate, entro un tetto massimo di € 50.000; per progetti fino a € 250.000, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di € 125.000). In caso di impresa già costituita, invece, si possono presentare progetti d’investimento fino a € 400.000 per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di € 320.000.  Il finanziamento a tasso zero è da rimborsare in otto anni. In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. Le tipologie di spese finanziabili vanno dalle spese per investimenti e, in parte, costo del lavoro, ad una parte, limitata, di capitale circolante. E’, infine, disponibile un utile e valido servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende tutoraggio ed accompagnamento nelle fasi di stesura progetto, compilazione e gestione domanda.





 

CARTA D’IDENTITÀ: FINANZA AGEVOLATA, INTERNAZIONALIZZAZIONE,

Obiettivo Sviluppo nasce per dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori
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e manager dall’operatività di queste azioni, lasciandoli liberi di fare il loro lavoro e svilup-
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ne, networking. Settori di intervento: agricoltura, agroindustria/agroalimentare, artigianato,

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